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BERBERS: UNA POPOLAZIONE UNICA – Marocco - Morocco By Marrakech

5 Gennaio 2020

BERBERS: UNA POPOLAZIONE UNICA – Marocco

Sono chiamati “Amazigh”, che significa “uomo libero” e preferiscono questo termine a “berbero”, che deriva dall’arabo e fu coniato per designarli come “barbari”, maleducati, ignoranti. “Amazigh” (imazighen al plurale) si riferisce anche al fatto che questa popolazione non ha ceduto all’Islam. In questo caso, è stata una questione di scelta. Hanno vissuto nel Maghreb fin dagli albori della civiltà umana, dal Marocco all’Egitto, con la propria geografia e storia, raramente coinvolti o presi in considerazione nelle decisioni politiche. Non sono un gruppo etnico nel senso stretto del termine, sono piuttosto gruppi diversi con una lingua e dialetti diversi, senza uno stile di vita specifico: possono essere nomadi o contadini, ricchi mercanti nelle città o abitanti di villaggi nidificati in montagna, come tutti i marocchini. Tuttavia, tutti hanno una sorprendente consapevolezza di essere qui da tempo immemorabile, come i primi abitanti del paese. È davvero straordinario vedere come 1400 anni dopo l’arrivo dei primi eserciti arabi, la lingua rimase non solo così diffusa, ma anche la lingua madre in una considerevole percentuale di abitanti, specialmente nelle zone rurali. Le origini di queste persone risalgono alla preistoria, si sono evolute qui e sono caratterizzate da notevoli contributi di altre popolazioni, tra cui gli arabi. Oggi l’identità berbera non è una questione di razza, è piuttosto un fatto culturale e linguistico.
Un popolo armonioso, educato e accogliente.
La loro lingua, Tamazight, è di origine hamitica (non semitica come nel caso dell’arabo), con le sue lettere, ed è stata ufficialmente riconosciuta dal re Mohammed VI del Marocco, nel 2011. La loro storia mette in luce con protagonisti valorosi come Massinissa e Jugurtha, nonché importanti personalità del nostro passato, tra cui diversi imperatori romani, in particolare Settimio Severo (nato a Leptis Magna, 145), nonché papi e santi come San Vittore ( nato a Tunisi), Sant’Agostino (nato nel 354 a Tagaste, in Algeria). Senza dimenticare una tradizione letteraria che coinvolge anche noi. Apuleius de Madauros (Algeria), in Amore e Psiche, traspose una famosa favola berbera. Una popolazione antica con molti punti di contatto con la nostra cultura, affascinante e c’è ancora tanto da scoprire.

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